lunedì 8 settembre 2014

I genitori hanno un ruolo fondamentale

è importante NON mostrare:

- troppa enfasi
-coinvolgimento
-preoccupazione








é utile invece:
 - sparire di scena
- mostrarsi poco coinvolti


Queste strategie aiuteranno questo tipo di manifestazione che avviene nel bambino

venerdì 29 agosto 2014

A chi rivolgersi?

Allo psicologo:

I genitori  possono consultare uno psicologo che può aiutarli a risolvere ed affrontare al meglio il problema. In genere queste manifestazioni durano fino ai 3-4 anni di età, quindi è evidente che la situazione se viene intrapresa con attenzione e cura con il passare del tempo migliorerà.La diagnosi è generalmente fatta clinicamente. Non esiste un test che può confermare incantesimi-apnea. Una buon racconto sulla sequenza degli eventi può aiutare a fare una diagnosi accurata. è importante che il genitore sappia dare informazioni su tutto ciò che vede durante la crisi del bambino. Non ci sono trattamenti disponibili da poter applicare ma per fortuna con l'età il bambino supera le crisi. Alcuni studi hanno dimostrato l'efficacia della terapia marziale (clicca) ovvero che la mancanza di ferro ne intensifica i sintomi.
Altri test suggeriscono l'utilizzo del medicinale: Piracentam (clicca)(studio del 1998) che rivela che l'utilizzo di questo farmaco riduce l'incidenza degli spasmi di circa il 60%. 
Ma l'utilizzo di farmaci e cure farmacologiche non è affatto necessario per questo tipo di problema.
Inoltre degli articoli sugli spasmi affettivi suggeriscono un esame con l'elettrocardiogramma per escludere la sindrome del QTlungo(clicca) (malattia cardiaca) 

martedì 12 agosto 2014

Epidemiologia



Si verifica in circa il 5% della popolazione, con equa distribuzione tra maschi e femmine. 

La più comune tra 6-18 mesi e di solito non presente dopo 5 anni di età. 
Essi sono insoliti prima dei 6 mesi, ma circa il 7% si verificano prima del primo anno di età 
Una storia familiare positiva può essere raggiunta in 25% dei casi. 
Può essere correlato ad una disfunzione del sistema nervoso Autonomic nervous system (clicca), che normalmente controlla la respirazione passiva, tra le altre attività sotto-coscienti (digestione, sudorazione, il controllo della frequenza cardiaca, ecc)
La carenza di ferro può essere un fattore che contribuisce agli ANS disfunzionali, contribuendo a apnea-incantesimi. 



Ci sono stati alcuni casi di bambini che hanno crisi epilettiche motorie generalizzate (aumento del tono muscolare seguita la perdita del tono e incoscienza prolungata). 

Alla maggior parte dei bambini che riescono a trattenere il respiro questi episodi avvengono all'incirca  1-6 volte a settimana. 
Lo stimolo più comune è un evento doloroso. Il bambino impallidisce e perde coscienza. C'è asistolia e la deregolamentazione del sistema nervoso autonomo.


sabato 9 agosto 2014

Esempio..

Vi riporto qui un video per mostrarvi un esempio..






Prevenirli??

SI POSSONO PREVENIRE GLI SPASMI AFFETTIVI??



Se in un bambino si è già presentato questo tipo di manifestazione, la madre per cercare di evitare che si ripresenti dovrebbe cercare di evitare lo scontro con il piccolo, non dandogliele tutte vinte ma cercando di consolarlo in modo diverso.
Il Pediatra Leo Venturelli (clicca) consiglia di non consegnare al bambino il giocattolo che gli è stato negato neanche dopo la crisi perchè altrimenti lo spasmo verrà ritenuto l'unico metodo per far ottenere al bambino ciò che desidera. 

a crisi finita...


Quando la crisi finisce, la prima cosa da fare è di abbracciare il proprio bambino, di calmarlo, tranquillizzarlo come ho potuto verificare con i miei occhi durante la mia esperienza nell'asilo nido, in cui la madre del piccolo lo ha preso in braccio e lo ha rassicurato ma subito dopo ha ripreso a comportarsi come se nulla fosse accaduto in modo tale da non dare troppo peso alla faccenda e non far sentire il bambino "importante" per quello che ha fatto, infatti si sconsiglia di coinvolgere amici, parenti ecc.




Come comportarsi

COSE DA FARE:

Il bambino se vede la madre preoccupata ed agitata capisce che è riuscito ad attirare la sua attenzione comportandosi così, e lo continuerà a ripetere, per questo motivo la madre deve cercare di rimanere indifferente il più possibile anche se la questione la spaventa molto.
Questo per quanto riguarda i bambini più grandi che manifestano l' apnea autonomamente; mentre con quelli più piccoli la cui reazione è involontaria, la madre deve provare a soffiare sul volto del bambino o a battere le mani vicino le orecchie o a gettargli dell'acqua sugli occhi. Tutti questi gesti possono interrompere l'apnea e farlo tornare a respirare normalmente.
Inoltre la madre deve cercare di gestire la propria ansia che potrebbe riflettersi negativamente sul bambino rischiando di trasmettergliela involontariamente.







COSE DA NON FARE: 

Le cose che il genitore dovrebbe evitare di fare in questi casi sono di non mostrarsi al bambino agitati o impauriti, anzi di ignorarlo per fargli capire che in quel modo non attira affatto la sua attenzione ma anche che in ogni caso non lo abbandoneranno mai.
Non deve scuoterlo ne farlo bere e mangiare, piuttosto lo si prende in braccio per evitare che si faccia del male.
Inoltre non deve colpevolizzarsi perchè il senso di colpa porta a creare nuove insicurezze che in futuro che possono renderlo troppo premuroso.